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Mercoledì 31 agosto 2011

Il Rifugio, l'essenzialità del piacere

Non è difficile arrivarci perché si trova nella parte alta della città, vicino al Seminario Vescovile. Da alcuni anni ha cambiato sede e la vecchia trattoria ha nuove energie e nuovo entusiasmo, perché Saverio Nanu è riuscito a dare continuità alla sua passione, coinvolgendo i figli. Ammirevole: non sempre i giovani sono disposti a fare sacrifici. L'ambiente è rimasto spartano, qualche attenzione in più al servizio e alle cantina. Saverio è un istrione, ama le citazioni e le riporta nel menù, ma non perde di vista spirito e identità della sua cucina. Caratteristiche le materie prime semplici, che alcuni definiscono “povere”, forse per il basso costo ma non per il potere nutrizionale. Prosciutto di cinghiale con lardo e di capra con ricotta e miele. Tra i primi maccarrones a ferritu, purpuza e pecorino e il pane frattau; seguono pecora in cassola e carni grigliate. Molti i formaggi serviti con mieli e confetture.
Sui 35 euro. Il Rifugio - Via A. Mereu, 28 Nuoro - tel. 0784.232355, chiuso mercoledì - C/C tutte, tranne la Diners
Gilberto Arru
TG del 2 luglio 2011

SAREMAR CENA ALLA SARDA
Un tocco di Sardegna anche nel menù di bordo, sulle navi della Saremar
Servizio andato in onda durante i TG di Videolina del 2 luglio 2011
24 giugno 2011

Flotta sarda: due chef nuoresi a bordo delle navi
Cucina barbaricina nei viaggi inaugurali di Scintu e Dimonios
NUORO, 23 GIU - Due rappresentanti della cucina barbaricina hanno preparato le loro prelibatezze nei viaggi inaugurali sulle navi della flotta sarda, Scintu (rotta Civitavecchia-Golfo Aranci) e Dimonios (Vado Ligure-Porto Torres). Silverio Nanu del Ristorante il Rifugio di Nuoro e Battistino Menneas del ristorante Ai Monti Blu hanno deliziato i palati dei viaggiatori portando con la loro esperienza anche i piatti della tradizione. Entrambi rappresentanti dell'Associazione cuochi in seno alla Confcommercio di Nuoro non potevano far mancare le prelibate costolette e gli spiedini d'agnello. Inoltre sono stati proposti, alcuni sottoforma di assaggi, Cornetti di Pane Lentu con il ragù di agnello; Spiedini di maiale in agrodolce; Agnello Ripieno; Polpettine di agnello con crema di patate; Prosciutto di capra con fichi; Mousse di ricotta fresca e miele amaro dell'Ogliastra. Il tutto è stato accompagnato dai Vini Cannonau delle Cantine Puddu di Oliena e da quelli della Cantina Sociale di Dorgali, recentemente anche protagonista dell'iniziativa con gli Albergatori del Cala 'e Luna a Dorgali sulla promozione di vini e formaggi. (ANSA).
24 giugno 2011

I piatti tipici barbaricini viaggiano sulla flotta sarda
Due chef della cucina nuorese hanno deliziato i passeggeri delle navi impiegate nei viaggi inaugurali
NUORO. Due chef della cucina nuorese, Silverio Nanu del ristorante "Il Rifugio" e Battistino Menneas dei "Monti blu", hanno deliziato i passeggeri della flotta sarda impiegate nei viaggi inaugurali tra l'isola e il continente, con la preparazione di piatti tipici barbaricini. Le rotte erano quelle di Civitavecchia-Golfo Aranci e Vado Ligure-Porto Torres. Un'occasione e un'opportunità ghiotta per i turisti diretti nell'isola, avendo avuto il privilegio di conoscere e apprezzare la bontà dei prodotti sardi, ed in particolare dell'area delle zone interne. Giusto sulla falsa riga di quanto ha fatto la Confcommercio con la rassegna gastronomica all'inizio dell'anno, da gennaio a marzo, con l'iniziativa "Meglio 90 giorni da agnello che 1 da pecora". Nanu, che è anche il presidente dell'associazione dei cuochi nuoresi, insieme al collega Menneas, hanno pensato bene di sfruttare al cento per cento la favorevole occasione offerta loro da Ascom e Regione, ed in primis dall'assessore al turismo Luigi Crisponi, proponendo ai viaggiatori delle navi "Scintu" e "Dimonios" le pietanze della tradizione. Tra le altre le gustosissime costolette e gli spiedini di agnello, insieme alle polpettine con crema di patate, agnello ripieno, cornetti di "panelentu" e ragù, spiedini di maiale in agrodolce, e la squisitezza del prosciutto di capra con fichi. A fine pasto la mousse di ricotta fresca e miele amaro dell'Ogliastra. I buongustai e tutti coloro che hanno il palato fino non possono non avere apprezzato la bontà dei prelibati bocconi, peraltro sempre richiesti ai tavoli dei ristoranti e degli agriturismo regionali, e barbaricini in particolare, soprattutto se accompagnati dai vini cannonau delle cantine dei fratelli Puddu di Oliena e di Dorgali, protagonisti anch'essi della interessante iniziativa messa a punto dall'associazione dei ristoratori in collaborazione con l'Ascom-Confcomercio delle province di Nuoro e dell'Ogliastra, recentemente protagonista con gli albergatori del Cala'e Luna di Dorgali per la promozione dei vini e dei formaggi. «Crediamo di aver rappresentato al meglio alcune eccellenze dei prodotti barbaricini - ha dichiarato il coordinatore del gruppo dei ristoratori dell'associazione commercianti di Nuoro -, per i quali sono stati espressi giudizi oltremodo lusinghieri dai passeggeri che erano presenti ai viaggi inaugurali delle due navi della flotta sarda». Così come è stato importante - ha aggiunto l'altro scef Battistino Menneas - poter dare alcuni preziosi consigli ai cuochi di bordo sul come valorizzare sapientemente i prodotti sardi.
16 maggio 2011

Vini all'insegna della solidarietà
Progetto pro Madagascar, lotteria e degustazione al Rifugio
NUORO. Chi l'ha detto che la pecora in cassola alla nugoresa non vada d'accordo con uno spumante secco, magari con un raffinato riserva Lunelli? Ebbene sì: in cucina tutto è possibile. Soprattutto se ai fornelli c'è un giovane chef come Francesco Nanu e se la serata è organizzata all'insegna della solidarietà e della trasgressione con le bollicine. Una serata messa in piedi nel ristorante-pizzeria Il Rifugio di via Mereu per raccogliere fondi destinati a sostenere «Stelle del Sud», il progetto pro Madagascar del giornalista enogastronomo Gilberto Arru, presente anche lui l'altra sera a Nuoro, nel locale di Silverio Nanu. Numerose le persone che hanno affollato la sala del Rifugio, contribuendo così alla lotteria che porterà una mano d'aiuto a Nosy Be, un'isoletta a nord ovest dell'isola madre del Madagascar, la Grande Terra, dove la onlus di Arru, in stretto contatto con padre Jean Luc, un frate cappuccino malgascio, ha già realizzato un pozzo di 15 metri (totalmente scavato a mano dagli operai del villaggio) mentre ora sta costruendo una infermeria. Presente all'appuntamento nuorese Antonio di Caprio, responsabile per il centro sud e le isole delle cantine Ferrari, la degustazione dei vini trentini è andata avanti con una serie di abbinamenti passati in rassegna dagli assaggiatori barbaricini dell'Onav. Dopo il Maximun brut, sfiziosa la tartare di tonno rosso e cerna bruna con pomodorini e cipollotto fritto accompagnato dal Ferrari Perlé. Lo stesso abbinato al pistizzone mantecato nel brodetto di anguilla e asparagi selvatici. E poi: rombo chiodato, quenelle... (l.p.)
19 febbraio 2010

Oggi si parla di Cucina Sarda
Tratto dalla trasmissione andata in onda il 19 febbraio 2010
 
Mercoledì 14 ottobre 2009

Un cuoco affronta la sfida
coi sei migliori prodotti tipici sardi

Sulla tavola compariranno il casizolu, il Fiore sardo, il pecorino di Osilo, insieme alla carne della razza sardo modicana (il cosiddetto bue rosso), allo zafferano di San Gavino e alla pompìa di Siniscola. I sei prodotti sono stati inseriti dall'associazione Slow Food nei 177 presìdi alimentari italiani grazie ad un lavoro durato dieci anni finalizzato alla tutela della biodiversità, dei saperi produttivi tradizionali e dei territori. Domani sera i sei prodotti tipici sardi verranno messi nelle sapienti mani dello chef del ristorante IL RIFUGIO, SILVERIO NANU per dimostrare quanto l'elaborazione culinaria possa far raggiungere loro vette di gusto insospettate. La sezione locale dello Slow Food proporrà queste pietanze domani sera a IL RIFUGIO accompagnandole con alcuni dei migliori vini sardi. Una cena analoga si svolgerà in altre duecento località italiane. «I cuochi hanno un ruolo fondamentale - dice il responsabile Slow Food di Nuoro Gianfranco Sotgiu - perché sono gli interpreti sapienti del territorio e dei suoi prodotti».
14 ottobre 2009

Slow Food sigla un accordo con i cuochi
e al Rifugio promuove i prodotti sardi

NUORO. C’è anche il ristorante-pizzeria “Il Rifugio” di Nuoro tra i 197 locali in tutta Italia scelti per celebrare l’Alleanza tra cuochi italiani e Presìdi Slow Food. Un appuntamento nazionale in programma per domani sera. È domani sera, infatti, che nel locale di via Mereu verrà consumata una delle duecento cene previste in tutto il Bel Paese per suggellare il patto tra gli chef e i piccoli produttori, dai contadini ai pastori, dai pescatori ai fornai e pasticceri. «I cuochi hanno un ruolo fondamentale in questo progetto – spiega Gianfranco Sotgiu, fiduciario della condotta Slow Food di Nuoro -: sono loro gli interpreti sapienti del territorio, e sanno bene che non si può separare il piacere di un grande piatto dalla responabilità verso chi produce le materie prime. I cuochi dell’Alleanza scelgono materie prime locali, rispettano le stagioni, lavorano direttamente con i produttori, per farli conoscere e valorizzarli». Non a caso nella cena nuorese di domani, il giovane chef Francesco Nanu è chiamato a preparare i piatti utilizzando i presìdi sardi: casizolu, pecorino di Osilo, fiore sardo dei pastori, pompìa, razza sarda modicana, zafferano di San Gavino Monreale. L’obbiettivo di Slow Food, infatti, è riportare sul mercato i piccoli produttori a rischio di estinzione, «per garantire loro un futuro nel rispetto dell’ambiente, del territorio e della cultura di cui sono eredi e testimoni» chiude Gianfranco Sotgiu.
2009

Locande di Sardegna: a Golfo aranci le degustazioni con lo chef Silverio Nanu
I mille sapori della tradizione rurale

GOLFO ARANCI. I piatti della tradizione rurale sono stati i protagonisti della cena di degustazione che si è svolta ieri al ristorante La Capricciosa per iniziativa dell'Enoteca Pievati wine di Olbia. L'iniziativa rientra nell'ambito del programma di promozione dei prodotti tipici locali «locande di Sardegna», un progetto europeo denominato «European Country Inn-Le locande dell'Europa rurale» di cui l'enoteca è partner.

L'obiettivo principale
è la valorizzazione dei prodotti locali.

Il progetto si propone di potenziare la promozione dei prodotti e dei servizi offerti dalle aziende locali e di supportare la commercializzazione. «Locande di Sardegna» è partito a luglio e prevede numerosi appuntamenti dedicati alla degustazione dei prodotti tipici dell'isola, due dei quali si sono svolti, appunto, ieri e giovedì, in collaborazione co i Gal Sulcis Iglesiente, Logudoro Goceano, Mare e Monti, Monte Linas, Montiferru Barigadu Sinis. Nella prima serata, il re del palato è stato il formaggio sardo con la degustazione di tre tipi di pecorino dop di varia stagionatura, del Fiore sardo dop e del casitzolu di Santulussurgiu. Ieri, invece, la cena di degustazione dedicata ai prodotti e ai piatti della tradizione della Sardegna rurale, serata affidata alla maestria e professionalità dello chef Silverio Nanu del ristorante «Il Rifugio» di Nuoro, che ha preparato un menù impregnato di sardità: dal caglio di capretto ai salumi di suino e cinghiale, per proseguire con lo zichi alla silanese nel brodo di pecora e pecorino fresco, i malloredus al ragù di bue rosso, la pecora in cassola alla nuorese, i formaggi misti. E per finire, le seàdas con miele e dolci sardi. Il tutto accompagnato dai vini Arvesionadu, Nieddera e Malvasia di Bosa dolce. La cena è stata aperta da Antonello Mariotti dell'enoteca Pievati che ha spiegato l'iniziativa e in qualità di sommelier ha presentato i vini abbinati al menù della serata. È intervenuto anche Mario Attene, presidente del Gal Mare e Monti e membro del consiglio di amministrazione di Geie, l'organizzazione promotrice del progetto europeo. Nuovi appuntamenti enogastronomici sono previsti a novembre. (t.s.)

2009

Al «Rifugio» l'innovazione sposa la tradizione
di Luciano Piras
In tempi di piagnistei sulla crisi dei ristoranti, ecco un locale che mira al sodo coniugando tradizione con innovazione. Al Rifugio, insomma, potete trovare sia la preziosa matassa di filindeu che il semifreddo al pecorino. Silverio Nanu, patron e chef del ristorante Il Rifugio, a due passi dalla Cattedrale, da tempo dimostra che una tale sfida si può vincere. Questo spiega perché nonostante le difficoltà nelle quali si dibattono molti locali questo sia pieno anche in un giorno qualsiasi della settimana. Una rapida lettura al menù fa capire come il segreto sia semplice: non tradire (e semmai esaltare) la cucina barbaricina e ampliare e arricchire il proprio universo gastronomico. Scegliete tra il menù alla carta e quello del giorno. Tra gli antipasti troverete oltre al prosciutto e fichi anche le ostriche e un superbo tonno scottato con una delicata crema di patate. I primi, poi sono il cavallo di battaglia del locale. Ci sono turisti che ritornano appositamente qui per mangiare solo primi piatti: dai culurgiones al citato filindeu in brodo, dai macarrones di busa con rana pescatrice ai condimenti tradizionali per paste squisite. Tra i secondi si impone la delicatezza della rana pescatrice coi funghi porcini. Tra i dessert fatevi tentare dal torroncino di mandorle e miele, dalle sebadas, ma non rinunciate al semifreddo con miele all'arancia e pecorino. Corretto di servizio.
2008

Cena per Terra Madre Slow food
in campo per i piccoli produttori

di Luciano Piras

NUORO. Una cena per “Terra Madre”. È così che anche il capoluogo della Barbagia corre in aiuto dei più piccoli produttori agro-alimentari sparsi nel pianeta, magari un pescatore coreano o un pastore mongolo oppure un contadino messicano o africano. L'iniziativa è dello Slow Food, che, in previsione della terza edizione del Salone internazionale del gusto, in programma al Lingotto fiere di Torino dal 23 al 27 ottobre prossimo, sta raccogliendo fondi per pagare il viaggio verso l'Italia a qui piccoli produttori che altrimenti non potrebbero partecipare all'evento. Pur essendo loro i veri depositari della biodiversità, dei sapori tradizionali e del mondo rurale. Un patrimonio inestimabile a rischio di estinzione, da difendere e salvare, perciò, prima che sia troppo tardi. Intendimenti che hanno spinto anche la sezione nuorese di Slow Food e l'Antica Trattoria “Il Rifugio” dello chef Silverio Nanu a organizzare una cena di beneficenza, con la fattiva collaborazione dell'Aibes (Associazione italiana barman e sostenitori). Una cinquantina i soci e i simpatizzanti che mercoledì sera hanno accolto l'invito e si sono seduti attorno ai tavoli del locale di Nanu, in Via Mereu, davanti a un calice di vino e alle pietanze preparate dal cuoco, asparagi di mare in tempura con cozze e agrodolce per antipasto, risotto allo zafferano di San Gavino con seppiette, code di gambero e slicornia come primo, trancio di pesce spada su caponatina alla sarda per secondo e chiusura con un dessert al pecorino, miele d'arancio e abbamele. Vista la causa umanitaria, ad offrire il vino ci hanno pensato la cantina Cherchi, di Usini, e l'Enoteca “Spirito di vino” di Nuoro, oltre la sede nazionale di Slow Food. L'intero incasso della serata è stato subito dirottato al fondo comune “Pro piccoli produttori”. Cinquemila da tutti gli angoli della terra, quelli invitati al grande meeting torinese delle “comunità del cibo”, «per ringraziarli per quel che fanno, e per spronarli a non mollare» dice Gianfranco Sotgiu, fiduciario nuore dei Slow Food, ripetendo uno slogan coniato dall'associazione internazionale che ha per simbolo la lumaca e che da più di vent'anni promuove la cultura del gusto. «È uno sforzo enorme, Terra Madre, soprattutto dal punto di vista economico – continua Sotgiu -, ma è necessario sostenerlo e dare una possibilità in più a chi altrimenti non se la può permettere, uno sforzo necessario, da sostenerlo, come ha fatto Nuoro in questa occasione, per non avere rimpianti domani».

2004

«Il Rifugio» di Nuoro regala suggestioni culinarie

Si è trasferito due anni fa. Silverio Nanu, dalla vecchia sede di Vicolo del Pozzo a quella attuale di via Antonio Mereu. Ma lo ha fatto senza perdere l'aria antica della vecchia Nuoro, del mangiar bene senza troppe smancerie, badando piuttosto all'essenziale. «Il Rifugio» mantiene la clientela di frequen­tatori con alcuni classici: le anguille con i car­ciofi, la pecora in casseruola alla nuorese (ovvero con patate e fagiolini), la cordula di agnello, le immancabili grigliate di carne. Certo, se­condo consuetudine, il venerdì funzionano bene la zuppa di pesce con crostini, oppure i culurgiones alla ogliastrina. Per dire che Nanu non dimentica le suggestioni del pesce fresco disponibile secondo le offerte del mercato da unire a una solida tradizione sulla carne e i sa­lumi della Barbagia. Ancora pesce, per i più attenti, magari, con la fregola ai crostacei, oppure con un brodo di anguille. Fra i dolci, da provare il parfait alla grappa oppure i dessert al torroncino. I vini, infine, al «Rifugio» sono quelli delle migliori etichette dell'isola.(e.m.)